Ilaria Mura Marito, Katia Tondi, la giovane madre uccisa nel suo appartamento nel Laurus Park di San Tammaro nel luglio 2013, è stata processata in questo giorno per il suo omicidio.
Dopo che l’ex marito di Katia Lavoretano, Emilio Lavoretano, figlio della madre della vittima, Assunta Giordano, è stato coinvolto nel delitto, un ex giornalista di Rete4 è stato chiamato a testimoniare per descrivere le sue conversazioni con lei.

Secondo La Mura, avrebbe parlato al telefono e di persona con Assunta Giordano, che non aveva mai contemplato la prospettiva che suo marito potesse uccidere la figlia poiché credeva che le tracce dei ladri fossero legittime.
Quanto a Katia, ha detto di averle confidato che era lei la più gelosa di lei tra marito e moglie, e anche prima del matrimonio.
Mura ha testimoniato che Katia le aveva espresso che era felice nella sua relazione a causa di ciò che le aveva detto sua madre. Si aggiorna il difensore (rappresentante Natalina Mastellone), mentre viene il turno dell’imputato.
Ascoli, 10 marzo 2012 – (IT) Si ritiene che Salvatore Parolisi abbia esercitato una “pressione” su Ludovica P. leggendo i suoi reportage come inviata di “quarto grado” per il programma di “quarto grado” di Retequattro.
I magistrati per le indagini sull’omicidio di Melania Rea hanno tenuto sotto controllo il telefono della giornalista per quasi quattro mesi. I rapporti tra le due persone si sono approfonditi in questo momento.
Anche se non sono mai state presentate accuse penali contro La Mura, i colloqui hanno rivelato relazioni tra le due parti che originariamente erano governate da richieste e obiettivi legati al lavoro, ma che da allora sono state influenzate da interessi personali, secondo i giornali.
Si può ora vedere come in questo caso i giornali si contendessero l’informazione di prima mano, grazie a un’indagine dei Carabinieri (polizia) del nucleo operativo di Ascoli Piceno.
Secondo i carabinieri, vengono esercitate pressioni su Salvatore e sui suoi familiari, impedendo loro di parlare con altri media, o su Melania e la sua famiglia per impedire loro di rivendicare l’affidamento della figlia.
Roma: “Non mi sarei mai aspettato di scriverti in questa situazione… L’ho tradita, ma non l’ho uccisa… Dal momento che il tradimento non è un crimine secondo la legge, non so perché sono ancora in prigione…”

In una lettera indirizzata a Salvatore Parolisi, la scrittrice Ilaria Mura e il marito scrivono una lettera aperta al direttore di “Quarto Grado”.
Mentre si trova nel carcere di Teramo, Salvatore scrive i suoi pensieri e sentimenti più intimi in queste poesie, che affrontano argomenti come il suo matrimonio, la sua innocenza e la solitudine che prova.
Per porre fine a questa ingiustizia, ho bisogno che tutti voi abbiate più fiducia in me.
Per tutta la vita, abbiamo sempre fatto affidamento sui nostri sentimenti più profondi per farci andare avanti e superare gli ostacoli.
La poca fede che ho ancora e il sostegno degli estranei che mi scrivono lettere per dare la loro solidarietà sono il modo in cui trascorro le mie lunghe e interminabili giornate a leggere, scrivere e pregare.
Nonostante non tutti mi abbiano già condannato, sono un guerriero e non mi arrenderò finché non avrò dimostrato la mia innocenza, per la memoria di mia moglie e per il bene di mia figlia.
È stato difficile per me dormire la notte a causa del carico emotivo di questa esperienza traumatica.
Chiudi gli occhi e immagina la tua vita, a cominciare dalle immagini del tuo matrimonio che hai mostrato in televisione (al Quarto Grado). Sconcertato alla sua vista, il ragazzo segna il proprio destino.
Quel giovane, volontario in Kosovo e Afghanistan, con una sana voglia di vivere, incontrare nuovi orizzonti e sognare… La mia forza vitale si è esaurita e le mie ali sono state squarciate.
Non c’è più una persona così al mondo. Coloro che hanno infranto le mie speranze e i miei obiettivi e hanno rovinato la mia vita non potranno mai riposare in pace finché sarò su questa terra.
Ora sono un giovane patetico, infuriato, frustrato e indebolito dalla mia delusione…
Nel mio cuore, un profondo desiderio di vita e la speranza di poter presto ridere e stringere tra le braccia la mia piccola Vittoria.
Mi chiedo se sarebbe stato meglio per me se mi avessero ucciso quel giorno, perché ero così depresso. Tu, Melania e Vittoria, la mia famiglia e i miei amici, la mia vita… mi mancate tutti. Ti incontro e ti abbraccio forte”.